Il recupero degli immobili storici risulta essere stimolante per noi progettisti in quanto è un processo che si compone di due fasi progettuali: la prima, teorica, su carta, la seconda, pratica, in cantiere.
Il progetto iniziale su carta contiene sicuramente molti dati ed indirizza quali siano le direzioni da intraprendere in fase realizzativa. Di fatto il cantiere è la vera verifica del lavoro ed è lo spazio temporale in cui si attiva un processo di arricchimento del progetto originario.
In questo progetto di rigenerazione, giorno dopo giorno, la luce degli antichi chiostri ha ricominciato a pervadere gli spazi interni; le viste verso gli spazi verdi esterni e le corti private hanno cominciato ad assumere il ruolo di prospettive di pregio ed estensione degli spazi interni; le parti antiche (colonne, soffitti, stucchi decorativi) che scoprivamo man mano hanno riconquistato il loro ruolo di importanti dettagli architettonici inseriti in una logica di organico dialogo delle parti.
Anche in questo caso il nostro ruolo è stato solo quello di pulire il superfluo e far tornare ad emergere le eccellenze ed i pregi di un luogo così denso di storia.