Questa casa, ricavata in un sottotetto nella zona fra la Pescheria e Piazza del Grano nel centro storico di Treviso, rappresenta come sia possibile trasferire da un luogo ad un altro la vita di una famiglia, conservarne oggetti, ricordi, arredi, collocando questi ultimi in nuove situazioni e raggiungendo un equilibrio di colori e spazi frutto del lavoro quotidiano di cesellatura di ogni dettaglio. Il rapporto costruttivo fra committente e progettista, originato probabilmente da attenzioni e culture in comune, diventa la formula chimica che produce un risultato difficile da rappresentare in origine ma, nonostante questo, di grande armonia complessiva finale. L’involucro in cemento, all’interno del quale ci siamo orientati e confrontati per il periodo del progetto e del cantiere, è stato rimodellato più volte fino alla versione definitiva, guadagnando centimetri, quindi spazi, quindi funzioni, come se fossimo all’interno dello scafo di una barca. Ogni angolo si è saturato. Laddove le strutture si sono svelate le abbiamo lasciate esprimere come se fossero oggetti scultorei e le superfici irregolari delle falde del tetto sono state trasformate in una regola geometrica generatrice degli spazi. Ora che l’architetto ha terminato il suo incarico ci abita una famiglia con le proprie abitudini, le armonie, le relazioni, i rumori, gli oggetti, i colori, la vita di tutti i giorni e quella dei giorni a venire.
AG Flat
Treviso
team: G.Cangialosi M.Vanin
fotografia: Marco Zanta